L’esame ecografico permette di visualizzare il tessuto adiposo e quello fibroso della mammella
L’ecografia al seno – detta anche ecografia mammaria – permette di visualizzare, per mezzo di ultrasuoni, il tessuto ghiandolare del seno (nonché del cavo ascellare) consentendo la diagnosi di eventuali noduli (benigni e/o maligni) e infiammazioni.
L’ecografia al seno utilizza gli ultrasuoni, onde sonore la cui frequenze non sono percepibili dall’orecchio umano: esse si propagano da una sonda che viene messa a contatto della cute -precedentemente cosparsa di un gel che aiuta la propagazione delle onde stesse. Le onde attraversano, quindi, le varie strutture del corpo, che riflettono le onde in maniera differente (in base alla loro diversa densità) consentendo all’ecografo di generare l’immagine sul monitor.
E’ possibile eseguire l’esame su una singola mammella (ecografia mammaria monolaterale) o su entrambi i seni (ecografia mammaria bilaterale).
L’esame dura circa 15 minuti e non richiede alcuna preparazione da parte della paziente.
In generale, il rischio di sviluppare un tumore al seno aumenta con l’età. Ecco perché lo screening completo al seno annuale (completo di mammografia ed ecografia al seno) permette di ridurne notevolmente l’incidenza grazie ad una sua diagnosi precoce.
E’ consigliabile eseguire il primo controllo a partire già dai 40 anni, per proseguire con cadenza annuale.
Nel caso di donne che presentano casi di tumore al seno in famiglia, la soglia di età per il primo controllo scende, invece, a 30 anni.
Si raccomanda sempre a tutte le donne di eseguire l’autopalpazione del seno a partire già dai 30 anni, in modo da poter comunque rilevare eventuali anomalie morfologiche.
L’ecografia mammaria e la mammografia sono i due metodi di indagine diagnostica più importanti per la valutazione dello stato di salute del seno e nella prevenzione del tumore alla mammella, il tumore purtroppo più diffuso nelle donne. E proprio grazie alla diagnosi precoce prodotta da questi esami di screening oggi il tasso di guarigione ha subito un deciso aumento.
Mentre l’ecografia viene svolta per mezzo di ultrasuoni (onde sonore ad alta frequenza), la mammografia utilizza, invece, raggi ionizzanti, anche se la quantità di radiazioni emesse, grazie allo sviluppo della tecnologia, è oramai minima.
La nostra struttura dispone di mammografo digitale diretto.
A partire dai 30 anni l’ecografia al seno è lo strumento di indagine piu importante per l’individuazione di eventuali noduli al seno. Nelle donne più giovani, infatti, che presentano un tessuto ghiandole più denso, l’esame ecografico permette di avere maggiori informazioni rispetto ad una mammografia.
Nelle donne di età superiore ai 40 anni, invece, l’ecografia mammaria è complementare alla mammografia, integrando la quantità di informazioni a disposizione del medico. In particolar modo può aiutare a determinare se l’eventuale cisti rilevata sia di natura liquida o solida, procedendo eventualmente alla biopsia per analizzarla (operazione che viene eseguita con l’ausilio dell’ecografia, ed è perciò detta eco-guidata).
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